Il taccuino delle cose non dette di Clare Pooley è un romanzo corale, pubblicato il 3 giugno 2020 da Mondadori, che ha riscosso successo fin da subito. Ad attrarre i lettori, ancor prima della trama, è infatti la copertina del romanzo che raffigura il vero protagonista della storia: un taccuino verde.

Sei personaggi e un taccuino

Grazie a un taccuino verde lasciato incustodito su un tavolo del Monica’s Cafè di Londra, sei sconosciuti intrecciano le loro storie scoprendo così di avere qualcosa in comune: la loro vita non è poi così perfetta come credono. Il primo a scrivere sul taccuino è Julian, un artista eccentrico dal passato tormentato. La sua storia dà il via a quella degli altri personaggi che, grazie al “Progetto autenticità, scopriranno che un nuovo inizio è possibile.

Il Progetto autenticità

“Fino a che punto conosci le persone che ti circondano? Fino a che punto loro conoscono te? […] Tutti mentono sulle loro vite. Che cosa succederebbe se invece dicessi la verità? […] Forse niente. O forse raccontare questa storia cambierebbe la tua vita, o la vita di una persona che devi ancora incontrare. È questo che voglio scoprire”

Sono queste alcune delle domande che custodisce il taccuino e che danno avvio al “Progetto autenticità”. Julian, per primo, e dopo di lui gli altri protagonisti del romanzo, Monica, Hazard, Riley, Alice e Lizzie credono di vivere una vita perfetta in cui tutto quello che hanno è sufficiente; non sanno, invece, che possono aspirare a molto di più, ottenendo tutto quello che davvero desiderano se solo accettano di cambiare.

L’obiettivo del “Progetto autenticità”, infatti, è quello di ritrovare se stessi e di mettere la persona davanti a uno specchio. Così facendo cade la maschera che si indossa nell’apparente perfetta quotidianità della propria vita, riscoprendo invece il vero volto, fatto di desideri mancati, di paure inconfessate, di dipendenze pericolose e passati che ritornano.

Il “Progetto autenticità” invita chi ha tra le mani il taccuino verde a mettere su carta il suo vero io, senza filtri di perfezione ma evidenziando quelli che sono i tratti che spesso si tendono a nascondere e che, in realtà, caratterizzano una persona. Si  chiede quindi di mostrare il vero io e ciò che davvero si vuole dalla vita.

Alla riscoperta di sé

Le pagine del romanzo di Clare Pooley fanno entrare in un vortice in cui a cambiare non è solo la vita dei protagonisti ma anche del lettore. Indirettamente, anche chi legge si trova a cogliere fra le pagine il senso dell’imprevedibilità della vita, dei capovolgimenti che arrivano quando ormai si è stanchi di quel che si è e si vuole andare avanti.

Il taccuino delle cose non dette è una storia d’amicizia, d’amore, d’aiuto ma anche e soprattutto della riscoperta di se stessi e dei propri limiti che si possono trasformare in punti di forza. È una storia di perdono verso se stessi ancor prima che verso gli altri, perché è solo se si è in pace con il proprio io che si può trovare l’armonia nel mondo circostante.

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