Scrivere è una necessità che molte persone condividono, che può diventare un’abitudine liberatoria e una naturale valvola di sfogo, un’occasione per alleggerire la mente dai pensieri che la affollano. Che si scopra questa passione durante la crescita o più avanti negli anni, e che la si voglia trasformare in un hobby o in un lavoro, sono necessari degli “attrezzi” senza i quali il compito risulterebbe molto difficile, se non impossibile.
Quali sono gli strumenti di uno scrittore?
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Carta e penna
Da bambini, il primo approccio con la scrittura avviene solitamente a scuola tramite quaderni, diari o vecchie agende vuote, ricche di pagine bianche pronte per essere riempite.
Con la tecnologia che abbiamo a disposizione diventati adulti (tecnologia, oggi, sempre più alla portata anche dei giovanissimi), potremmo essere tentati di abbandonare carta e penna, ma sarebbe un errore: basti pensare al fatto che non dipendono da una batteria o dalla corrente elettrica; si possono avere sempre con sé, nello zaino, in borsa o perfino in tasca, per essere pronti a cogliere l’ispirazione al volo; danno maggiore libertà di espressione, permettendo con la stessa facilità di buttare giù parole, schemi e perfino schizzi.
A chi non è capitato di rimanere folgorato da un’idea nel bel mezzo di una cena al ristorante? O magari durante una passeggiata o, ancora, facendo la spesa?
Una piccola agenda e una biro possono essere importanti alleati, sempre a disposizione per imbrigliare l’ispirazione ovunque siamo.
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Programmi di scrittura
Word, Scrivener, Ulysses: dopo aver steso testi e idee su carta, la cosa migliore è trascrivere tutto su un programma di scrittura digitale. Quelli citati sono i più famosi tra i software a pagamento, completi e costantemente aggiornati.
Sono numerosi anche le risorse gratuite, come Open Office o Libre Office, ma hanno funzionalità limitate e meno intuitive dei programmi professionali, e non sempre è possibile lavorare su formati di testo compatibili e, quindi, condivisibili: basti pensare che Open Office permette di visualizzare un testo .docx, ma non di salvare in questa modalità.
Utilizzare un software gratuito è senza dubbio un ottimo modo per approcciarsi alla video scrittura, ma il suggerimento è di investire in un programma professionale, soprattutto se si ha l’obbiettivo di condividere il proprio lavoro. Spesso, per correggere un testo sia le agenzie editoriali che le case editrice usano la Funzione Revisione di Word che permette di registrare tutte le modifiche, le parti eliminate, le aggiunte e gli spostamenti.
Dopotutto, si tratta di un ferro del mestiere!
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Libri, libri, e ancora… libri!
Uno scrittore studia tanto. Sia a livello di stile, andando ad analizzare altri autori e cercando di imparare da loro, sia a livello di contenuto. Infatti, anche per buttare giù la storia più semplice, bisogna partire dal socratico presupposto di non sapere e, quindi, bisogna informarsi. In questo caso, la biblioteca diventa la nostra migliore amica, soprattutto in quei frangenti in cui abbiamo bisogno di conferme su molti argomenti diversi e non abbiamo spazio o risorse per acquistare un’intera bibliografia.
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Internet
Legandomi al punto precedente, neanche a dirlo, ad oggi Internet è un tool quasi indispensabile. Quasi.
Essendo un pozzo senza fondo di informazioni, bisogna avere l’accortezza di stare sul chi va là, per essere certi di avere attinto dati corretti e veritieri, da fonti autorevoli. È sempre quindi consigliato informarsi da più fonti confrontandole, evitando di affidarsi solamente a Wikipedia!
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Dizionario dei sinonimi e dei contrari
Anche questo un potente alleato da tenere sempre a portata di mano, tende una trappola non indifferente: ci offre una sfilza di parole alternative che, spesso e volentieri, vogliono dire quello che intendevamo dire solo all’incirca. Molto dipende dal contesto, e il dizionario estrapola i termini da esso per elencarceli uno dietro l’altro. Bisogna quindi fare molta attenzione al significato della parola che si vuole sostituire a quella originale, controllando che non possa essere frainteso.
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Vocabolario
Collegandomi al punto precedente, sei sicuro che la parola che hai in mente voglia dire esattamente quello che intendi dire? O che si scriva come tu pensi che si scriva? Questo volume, nostro compagno fino dalle scuole elementari, tende a essere sottovalutato: oggi più che mai, con la lingua in continua evoluzione, è meglio avere un vocabolario aggiornato in grado di fugare ogni dubbio.
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Un quaderno per idee e progetti
Se nel primo punto parlavamo di un piccolo taccuino o di un’agenda da tenere a portata di mano, adesso portiamo il lavoro a casa, dove avremo bisogno di un faldone vero e proprio. Al suo interno potremo raccogliere tutto il materiale che la nostra mente ha prodotto nell’arco della giornata, magari suddividendolo per argomento, in modo da creare un vero e proprio archivio dei progetti.
In quest’ottica, raccoglitori ad anelli, fogli a buchi e cartelline trasparenti possono diventare i tuoi migliori compagni di viaggio.
Queste sono le risorse pratiche che possono aiutare uno scrittore a navigare attraverso i meandri della propria mente e a mettere ordine alle proprie idee.
Tuttavia, l’ultimo strumento è quello indispensabile, senza il quale la scrittura sarebbe vuota:
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Empatia
Per poterci immedesimare nei personaggi di cui scriviamo serve tanta empatia, ovvero la capacità di comprendere lo stato d’animo degli altri.
Se un personaggio ha un carattere e un background ben definito in partenza, riuscendo a immedesimarci in lui, a entrare nella sua mente e a provare quello che prova, ci dirà lui stesso come reagirebbe in una data situazione.
Può essere molto utile impegnarci ogni giorno per comprendere gli altri e per metterci nei loro panni. Prendi, ad esempio, il peggiore degli antagonisti: anche le sue azioni devono essere sempre coerenti e credibili, e per far sì che ciò accada è necessario che il lettore entri in empatia con lui.
Per allenare la tua empatia, prova a pensare alle persone che ti circondano: che cosa staranno passando? Quale motivo li potrebbe spingere ad agire in un modo o nell’altro? E come potrebbero sentirsi emotivamente?
Ognuno di questi strumenti è importante a modo suo, e ciascuno di noi deve trovare il giusto equilibrio tra l’uno e l’altro. Ad esempio, io non riesco a fare a meno dei miei quaderni dei progetti, pieni di disegni, schemi e fogli scritti a mano, mentre altre persone raccolgono tutto quanto esclusivamente in digitale.
E tu, come sei organizzato? Quali sono gli strumenti che utilizzi di più?
Se hai un romanzo nel cassetto, vorresti pubblicarlo ma non sai da dove iniziare, non esitare a contattarci!