Anche detto “libro animato”, la tecnica pop up (tradotto dall’inglese: saltar fuori, emergere, spuntare) include immagini tridimensionali che si “sollevano” dalla pagina all’apertura del libro. Queste figure a volte richiedono e sollecitano l’interazione manuale del lettore: tirando alcune linguette predisposte gli elementi sulla pagina si muovono mostrando o celando le figure.
Si tratta spesso di libri per bambini, ma esistono prodotti editoriali di pregio che illustrano i classici della letteratura mondiale e si rivolgono a un pubblico adulto.
Una pagina di un libro pop up, infatti, ricorda un origami, grazie alle molteplici pieghe che servono per rendere tridimensionale un’immagine. Alcuni libri animati sono creati a partire da vari elementi cartacei illustrati e incastrati sapientemente tra loro che “saltano fuori” aprendo il volume, sfruttando le tensioni che creano i punti di ancoraggio alle pagine.
Un po’ di storia
Alette, finestrelle ed espedienti tipici dei libri pop up sono stati utilizzati fin dall’antichità per diversi scopi, come insegnare l’anatomia e l’astronomia, creare codici, predire il futuro.
Il primo libro animato conosciuto risale al XII secolo, frutto di un monaco benedettino che elaborò un primitivo pop up per calcolare il giorno delle festività cristiane nell’anno.
Nel 1775, Thomas Malton pubblicò A Compleat Treatise on Perspective in Theory and Practice, on the Principles of Dr. Brook Taylor, il primo pop up prodotto a scopo commerciale. I meccanismi si attivavano tirando dei cordini, creando forme geometriche che servivano per spiegare il concetto di prospettiva.
Alla fine del XVII secolo la tecnica del pop up venne applicata ai libri per bambini, ma solo nella prima metà del ‘900 si affermarono sul mercato grazie alla serie Bookano books, della Strand Pubblications, che comprendeva fiabe classiche, religiose e istruttive.
In questo contesto venne utilizzato per la prima volta il termine “pop up”. A partire dagli anni ‘60, Waldo Hunt fondò due compagnie dedicate alla produzione di centinaia di libri pop up per bambini, collaborando anche con Walt Disney.
5 libri pop up unici
Oggi, grazie alla tecnologia e a una creatività senza fine, esistono dei libri pop up che possono essere considerati delle vere e proprie opere d’arte.
Ecco una piccola selezione di quelli che, a mio parere, si differenziano dagli altri:
- Il piccolo principe. Il grande libro pop up, di Antoine de Saint-Exupéry, Bompiani, 2015
Versione integrale del testo che tutti conosciamo e amiamo, presenta le illustrazioni originali (create dall’autore stesso) animate con disarmante poesia. Una perla per gli appassionati della fiaba ma anche per chi ha la fortuna di scoprirla per la prima volta. Un virtuoso esempio di creatività e paper engineering.
- Snow White 360 Book, di Yusuke Oono, Seigensha Art Publishing, 2016
Un pop up concettuale, quasi un esperimento. Ispirandosi ai silent book, i libri con sole immagini e niente parole, l’autore giapponese crea dei volumi di 40 pagine apribili a 360°, osservabili quindi da molte angolazioni. Il risultato è un diorama dalla palette semplice, che sta nel palmo della mano: una piccola scultura di carta.
- Oceano, di Anouck Boisrobert e Louis Rigaud, Corraini Edizioni, 2015
Oceano è un grande veliero dallo scafo rosso, che gira il mondo in esplorazione. Mare e cielo sono divisi dalla linea dell’orizzonte, che si allunga verso il lettore e sulla quale si sviluppa la superficie dell’acqua. I fondali marini sono pieni di vita, sorprese e colori, esplorati e spiegati da semplici note che approfondiscono vari argomenti legati al mondo subacqueo. Il duo Boisrobert-Rigaud combina lo splendore del pop up, illustrazioni e grafica per celebrare e difendere la bellezza della natura.
- I colori delle emozioni. Edizione Illustrata, di Anna Llenas, Gribaudo, 2017
Evoluzione dell’originale, sapientemente illustrato in 2d, questa versione fa saltare fuori le emozioni del povero mostro… letteralmente! Grazie a una bambina il mostro, disorientato e confuso, scoprirà che a ogni emozione corrisponde un colore: il giallo è il colore della gioia, il rosso è il colore della rabbia, il verde quello della calma. E ogni volta cambierà colore a seconda delle emozioni che proverà.
- Il piccolo teatro di Rebecca, di Rebecca Dautremer, 2012, Rizzoli
Pollicino e i suoi fratelli, principesse dimenticate o sconosciute, innamorati, una ragazzina nel paese delle meraviglie… Un teatro immaginario dove l’illustratrice ha raccolto circa 100 dei suoi protagonisti. Nessun dialogo, solo brevi citazioni, il libro parla attraverso pagine eleganti come ricami e storie che prendono vita grazie alla magia creata da un gioco di intagli in cui perdersi. Le immagini si sovrappongono e si svelano pian piano, permettendoci di entrare sempre più in profondità nella mente di Rebecca.
Bonus
- La serie dei classici de L’Ippocampo, illustrati dallo studio grafico MinaLima
I titoli per ragazzi più conosciuti, riportati con il testo originale: il primo volume a uscire è stato Il giardino segreto, nel 2019.
Non dei veri e propri pop up, perché la maggior parte di ogni volume non presenta parti mobili. Ma quando si volta la pagina e si trova un’illustrazione pop up, la sensazione è quella di aver ricevuto un premio. Scomparti segreti, mappe, fantastiche illustrazioni, elementi mobili o in rilievo e testi ben curati sono gli elementi che rendono questi libri dei piccoli gioielli.
C’è un pop up che ti è rimasto nel cuore? Scrivilo qua sotto nei commenti!