Era il 1949 quando la scrittrice, insegnante e inventrice Ángela Ruiz Robles registrava il brevetto nº 276346 sotto il nome di Enciclopedia Mecánica, considerato oggi il precursore dell’ebook, il libro in formato digitale.
Il suo scopo era quello di condensare i pesanti libri degli studenti in un dispositivo unico, rendendolo interattivo grazie anche a un microfono attraverso il quale registrare audio in relazione a determinate sezioni del testo. A livello economico, l’inventrice sottolineò:
«Per autori e editori il costo delle opere diminuisce considerevolmente, dal momento che non hanno bisogno né di rilegatura né di copertina e viene stampata in una sola tirata.»
L’Enciclopedia non venne mai realizzata per mancanza di finanziamenti, ma l’idea rimase nell’aria.
Gli step significativi dell’evoluzione del libro digitale, da quel momento a oggi, sono essenzialmente tre:
- Negli anni ‘70 negli Stati Uniti nasce il Progetto Gutemberg, con l’obiettivo di costituire una biblioteca di libri elettronici. Per la maggior parte si tratta di opere di pubblico dominio, ma fanno parte del catalogo anche alcuni libri coperti dal diritto d’autore ma con l’autorizzazione alla nuova forma di pubblicazione.
- Nel 1998 vengono lanciati i primi ebook reader (o ereader), cioè dispositivi dedicati esclusivamente alla lettura dei libri digitali.
- Tra il 2005 e il 2010 i colossi dell’informatica lanciano i loro ereader a un prezzo “popolare”, rendendo questo tipo di dispositivo accessibile a tutti.
Quasi come la carta
Un ebook punta a rendere la lettura il più simile possibile a quella su supporto cartaceo.
Non si tratta, quindi, di poter semplicemente leggere un documento in formato digitale, ma anche di “sfogliare” le pagine, di avere la sensazione dell’avanzamento del libro, di mettere segnalibri e annotazioni, e così via. Inoltre, lo schermo degli e-reader, diversamente da dispositivi elettronici come smartphone e computer, usa la tecnologia e-ink, cioè dell’inchiostro elettronico, che permette di non emettere luce. Di conseguenza gli occhi sono meno affaticati da una lettura prolungata, che permettendo anche in pieno sole.
I vantaggi
Analizziamo alcuni dei punti forti dell’ebook:
- Per prima cosa, gli e-reader possono contenere moltissimi libri, anche un migliaio, quindi sono comodi per chi vuole avere a portata di mano più titoli senza trascinarsi dietro quintali di volumi. E sono convenienti anche a livello di spazio: gli scaffali di casa possono finire, mentre nel caso dei libri digitali basterà acquistare una memoria esterna delle dimensioni di una scatola di caramelle, per poche decine di euro, che possa contenere centinaia di titoli.
- La possibilità di essere un ipertesto e inglobare elementi multimediali (dizionari, file audio, immagini, link ipertestuali, ecc) è un enorme potenziale che, forse, non viene ancora pienamente sfruttato. Immagina di leggere una scena in cui il protagonista passeggia nel bosco, e di sentire allo stesso tempo il rumore del vento che smuove le fronde… non sarebbe un espediente interessante per permettere un ulteriore livello di immedesimazione?
- L’e-reader permette la lettura in condizioni ambientali più varie rispetto a un libro cartaceo, ad esempio con troppa poca luce o con molta umidità.
- Il costo di un e-reader è molto più alto di un libro cartaceo, ma il formato digitale del testo costa solitamente meno (circa la metà a prezzo pieno). Dopo l’acquisto di pochi titoli, quindi, il prezzo del dispositivo è ammortizzato.
- Il formato ebook consente di mettere il libro in vendita istantaneamente in più negozi online; allo stesso tempo, può essere acquistato e scaricato immediatamente, in qualsiasi momento, in qualsiasi parte del mondo, in pochi clic.
- Nell’ambito dell’auto-pubblicazione, il formato digitale è un’opzione più immediata rispetto al formato cartaceo o all’editoria tradizionale, perché non richiedendo i costi materiali di stampa permette di offrire il proprio libro a un prezzo concorrenziale.
- Infine, una riflessione ambientale. Come sottolinea l’ingegnere informatico Vito Lavecchia:
“La tecnologia eBook è una tecnologia pulita perché permette di evitare le emissioni di CO2 dell’industria della carta e riduce il disboscamento. Dopo un certo numero di eBook letti, con le emissioni risparmiate, si ripaga il costo ambientale dei lettori digitali in termini di anidride carbonica.”
… e gli svantaggi
Il libro digitale non ha soppiantato quello cartaceo perché ha ancora troppi punti deboli significativi:
- I libri sono apprezzabili non solo per il loro contenuto, ma anche in quanto oggetti. Il loro caratteristico odore, il peso, il fruscìo delle pagine, la soddisfazione di trovare il posto adatto sullo scaffale per ciascun volume… L’ebook non ha quelle caratteristiche fisiche ed estetiche che rendono un libro piacevole da tenere in mano. Oggi più che mai, le nuove pubblicazioni (e ripubblicazioni) si distinguono sul mercato proprio grazie alla rilegatura pregiata, che ne fa apprezzare la forma oltre che la sostanza.
- Con gli ebook, la lettura è quasi obbligatoriamente lineare, perché la natura stessa del file digitale impedisce di “saltare” agevolmente da una parte all’altra del testo: questo favorisce la narrativa, a scapito della saggistica. Ma anche nel primo caso, se il lettore volesse rileggere un passaggio affrontato pagine prima (in cui viene dato un indizio per risolvere il mistero, ad esempio), ritrovarlo non sarebbe affatto semplice.
- C’è la necessità di dispositivi elettronici, impattanti sull’ambiente fin dall’estrazione dei materiali per la creazione dei circuiti, all’elettricità necessaria per la produzione del dispositivo stesso, del file di testo, per la ricarica della batteria, per lo smaltimento del prodotto a fine vita. In quanto dispositivi dotati di schermi, inoltre, la lettura è soggetta alla durata della batteria.
- A livello economico, è vero che i libri digitali hanno un costo inferiore, ma i libri cartacei hanno un valore materiale in quanto possono essere rivenduti. La maggior parte di essi, anche dopo una sola lettura, varrà pochi euro, ma alcuni volumi invece aumentano di prezzo con il passare del tempo: una prima edizione italiana de Il piccolo principe può valere tra gli 800 e i 1200 euro!
- Questo tipo di prodotto, come tutti quelli digitali, è soggetto alla pirateria: alcune piattaforme offrono illegalmente i link per scaricare gratuitamente gli ebook soggetti a copyright, e ciò fa sì che né l’editore né l’autore ricevano alcun compenso per il loro lavoro.
Il mercato dell’ebook
L’Istituto autonomo Cepell, il Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura, ha pubblicato, insieme all’Associazione Italiana Editori, il Libro bianco sulla lettura e i consumi culturali in Italia (2020-2021).
In esso è evidenziato come i primi anni della pandemia siano stati caratterizzati da un aumento di lettori e di libri acquistati, ma la vera sorpresa è l’evoluzione del mercato del libro digitale. È diminuita la percentuale di lettori che sceglie solo il cartaceo, mentre è aumentata quella di chi sceglie sia il digitale che il cartaceo (dal 20% al 32% della popolazione tra i 15 e i 74 anni).
È comunque importante sottolineare che, nonostante il forte incremento nelle vendite, i lettori di libri digitali rimangono una esigua minoranza: appena il 7,4% del totale, come segnalato dall’AIE. E questo include anche gli audiolibri, che non si propongono come alternativa al libro cartaceo ma come un prodotto del tutto diverso.
Io possiedo un Kobo, che ho scelto per la dimensione più grande rispetto al popolarissimo Kindle. L’ho acquistato soprattutto per la comodità durante i viaggi: sono una di quelle persone a cui piace avere più opzioni tra cui scegliere, in base al mio stato emotivo. Le mie tasche, però, non ne hanno tratto alcun vantaggio. Se acquisto un ebook, attirata dal suo prezzo più basso, e poi il libro mi piace, due volte su tre acquisto anche la versione cartacea!
E tu, possiedi un e-reader? Qual è la tua opinione? Rispondimi nei commenti!
Come persona non vedente sono una fruitrice di libri elettronici e audiobook; guai se non ci fossero i libri digitali. Quelli cartacei in Braille occuperebbero la casa solo loro perché un tradizionale foglio a4 in Braille cartaceo sarebbe sei pagine singole e tre fronte-retro quindi lascio immaginare quanto potrebbe misurare un libro di Donato Carrisi per esempio, autore che leggo e amo molto; invece adesso ho la possibilità di avere in mano un dispositivo piccolo – smartphone o tablet-, su cui di libri posso tenerne anche mille. Sono figlia degli anni 80 quando la tecnologia non c’era, e a proposito di libri voglio raccontare un episodio a cui tengo molto.
1988, estate. Amichetta conosciuta in Sardegna. Aveva il Grillo Parlante quello della clementoni che quando premevi sulla superficie interattiva parlava… E insieme avevamo inventato una storia secondo cui il grillo parlante da qualche parte avesse un tasto magico che mi permettesse di sbloccare “i mille libri”, così da non farmi andare più a scuola con la cartella pesante pesante che faceva male la schiena ma solo con una macchinetta come quella, permettendomi anche di avere un banco “normale” da condividere con un compagno – a scuola ero sempre in banco da sola, e con la maestra di sostegno dove necessario, perché necessitavo di un banco più grande.
Io e Chiara siamo andate avanti tutta la vacanza a parlare così, a cercare i mille libri, a divertirci.
La storia purtroppo è finita male perché nel 1990 una leucemia fulminante ha portato via Chiara all’età di 9 anni.
Ora? Sono passati 30 anni e il desiderio si è realizzato. Il pulsante magico dev’essere stato da qualche parte perché adesso ho una macchinetta che di pulsanti non ne ha… e tiene dentro anche più di mille libri se voglio. Si chiama iPad mini ed è il mio fedele compagno di viaggio ovunque.
Chiara però non ha potuto condividere questa gioia con me perché la signora con la falce non ha voluto. Pazienza, mi godo “i mille libri” anche per lei e coltivo la mia passione per la lettura di libri crime, e scrittura di racconti di satira/fantasia.
Ciao Elena, grazie per aver condiviso la tua storia!
Sono felice che il tuo desiderio si sia avverato, e devo ammettere che non avevo valutato il contributo che questa tecnologia dà all’inclusività. Farò tesoro della tua esperienza, e certamente analizzerò questo aspetto in un articolo pianificato per il 2023 dedicato agli audiolibri.
Io da quando ho incominciato a leggere sul tablet non ho più smesso la cosa che mi ha attirato di più e il fatto che posso leggere al buio non mi portano via spazio sugli armadi e che posso ingrandire i caratteri di lettura visto che il tempo passa e la mia vista sta peggiorando per cui a vita l’ebook!
Si può leggere distrattamente anche un libro e, al contrario, proprio per la difficoltà di avere sotto gli occhi una porzione estesa del testo elettronico, concentrarsi su ogni parola di quello. Come avveniva colle tavolette di argilla.
La congenialità rispetto alla ritenzione nella memoria decide della superiorità di una modalità di lettura rispetto all’altra.
Io creo rebus ispirato dai curiosi sintagmi che la pupilla ha scorto durante la lettura. Leggo quindi distraendomi dal contenuto per soffermarmi goloso sulla forma delle parole. E, forse per la luminosità del tablet, vedo meglio un testo digitale. Poi ci sono altri motivi che mi
farebbero preferire il passaggio del Rubicone ma la loro spiegazione richiederebbe al lettore di seguirmi nei meandri della mia mente svolazzante.