I mestieri della scrittura

Ed eccoci al secondo articolo della rubrica “I mestieri della scrittura”, che riguarda tutti quei lavori che fanno della scrittura il loro strumento principale. La creazione di testi gioca un ruolo importante in molte carriere, che richiedono competenze differenti.

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Oggi analizziamo un lavoro nuovo, emerso negli ultimi decenni grazie a all’avvento di Internet e diventato così popolare da essere una delle grandi aspirazioni delle persone che vogliono creare contenuti online: il blogger.

Chi è il blogger?

Essere un blogger professionista oggi vuol dire comunicare su un blog (abbreviazione di web log, ovvero un “diario sul web”) la propria visione su un preciso argomento, a un gruppo di persone che formano una community. Un blog è formato da una serie di post, ovvero pubblicazioni scritte, più o meno lunghe, che vengono presentate all’utente dal più recente al più vecchio.

I blogger di successo sono attenti alle esigenze dei lettori, alle ultime novità del proprio settore, alle statistiche, alle fonti, al layout, alle foto e alle immagini che utilizzano.

Ma come (e quanto) si guadagna?

C’è chi si guadagna da vivere con il proprio blog, o chi fa il blogger di professione scrivendo per altri, come un copywriter o un web writer (mestieri che approfondiremo più avanti in questa stessa rubrica!). Molti blogger professionisti curano entrambi gli aspetti: scrivono sul proprio sito, magari utilizzandolo come vetrina personale, ma creano contenuti anche per clienti esterni.

Lavorando come dipendente per un’azienda o anche come freelance con dei progetti a lungo termine, lo stipendio può andare da 1.000 a 2.000 euro lordi al mese. Per chi, invece, guadagna con il proprio blog personale, i compensi possono andare da zero a migliaia di euro, a seconda del successo del blog. In questo caso, le entrate provengono dalle pubblicità, dalla promozione di prodotti e dall’offerta di servizi. Se l’idea ti solletica, ti avverto: ci vogliono anni per trasformare un blog in un marchio che porti a relazioni commerciali redditizie.

A differenza del blogger amatoriale, che scrive con passione senza orari, regole e imposizioni, il professionista deve pianificare. Il ritmo di pubblicazione per un progetto di blogging è fondamentale, perché definisce la presenza online. I crawler, ovvero gli strumenti che un motore di ricerca usa per catalogare i contenuti presenti su Internet in modo da poter fornire link utili in risposta alle domande degli utenti, ama i siti web che si aggiornano con costanza.

La community

L’obbiettivo del blogger è quello di generare traffico (cioè visualizzazioni e condivisioni) attraverso e verso il proprio blog, che si configura come un luogo di scambio. Il blogger scrive un post scegliendo un determinato argomento e i lettori hanno la possibilità di commentare quanto hanno appena letto.

Con una condivisione di contenuti trasversale, attraverso canali come i social media, è essenziale per un professionista interagire con i lettori. In questo modo si creano relazioni, rapporti e legami che permettono al blog di evolvere e generare sempre più traffico.

La nicchia

La regola d’oro per un blog di successo è questa: lavorare in una nicchia. Un blog necessita di un argomento principale preciso, specifico e approfondito.

La parola di un blogger specializzato e competente è considerata autorevole, e ciò che scrive attira l’attenzione dei lettori giusti. Chi scrive deve essere un esperto, in grado, quindi, di condividere la propria esperienza personale, trasmettendo fiducia al pubblico. L’autorevolezza nel parlare di un determinato argomento si conquista con il tempo, anche attraverso social, forum e community.

Le competenze

 Il blogger, quindi, si occupa di gestire un blog sfruttando una precisa serie di competenze. Vediamo qui di seguito quelle principali!

  • Scrivere regolarmente, aggiornando sempre i contenuti.
  • Padroneggiare la lingua italiana, immettendo nel mare magnum dei blog un contenuto di ottima qualità.
  • Creare un piano editoriale, ovvero un progetto di contenuti preciso e a lungo termine, che punta verso determinati obiettivi.
  • Studiare il lato informatico del blog, almeno a grandi linee: cosa è un tag title, una description, come si ottimizza un’immagine per la SEO e come si scrive una headline
  • Conoscere i social, le relative opportunità di sponsorizzazione e le strategie di content marketing più adatte al proprio sito.
  • Coltivare una comunità di lettori creando engagement, relazionandosi in modo positivo e costruttivo, lasciando spazio ai gusti e alle domande degli utenti.

Due esempi di blogger di successo

Si sono distinti nel mondo dei blog per la posizione che detengono oggi: sono gli imprenditori Chiara Ferragni e Salvatore Aranzulla. Entrambi hanno iniziato scrivendo post con costanza riguardo a un argomento preciso, e adesso il loro lavoro va ben oltre la creazione di contenuti. Vediamo com’è andata un po’ più da vicino.

Chiara Ferragni

Classe ’87, nel 2009 apre un blog dedicato alla moda e al fashion. Si chiama The Blond Salad, ed è la prova provata che esistono eccezioni che confermano la regola. Infatti, uno dei consigli più comuni che si riceve quando si vuole aprire un blog è quello di dargli un nome semplice, riconoscibile, che rimandi all’argomento principale o al nome di chi ne scrive i contenuti.

Dal sito Amalthea: “L’investimento iniziale è di 10€ per il dominio Internet e di circa 500€ per una fotocamera digitale. Chiara Ferragni è una bella ragazza, semplice, la classica ragazza della porta accanto, l’amica che ti consiglia lo smalto da usare o l’abito da indossare per un’uscita serale. Uno stile genuino che si riflette nel suo blog: sul web racconta la sua vita fra Milano e Cremona, tra shopping e lezioni all’università. Risponde a tutti i commenti degli utenti con consigli, faccine e ringraziamenti. Giorno dopo giorno, i suoi outfit aumentano con una frequenza sempre maggiore, con foto sempre più curate e sponsor sempre più presenti.”

Oggi il suo blog è un punto di riferimento nel settore fashion: la blogger collabora con i più noti brand, si è affermata come opinion maker, è una delle figure più influenti del panorama della moda. È stata presente nella classifica 30 under 30 di Forbes, che racchiude 30 talenti sotto i 30 anni, promotori delle iniziative che stanno cambiando il mondo.

Salvatore Aranzulla

A soli dodici anni, in possesso di uno dei primi personal computer, inizia ad aiutare amici, parenti e compagni di scuola a famigliarizzare con l’informatica e la nuova tecnologia. Risponde alle loro domande, che racchiude in un primitivo blog che riporta tutt’oggi lo stesso nome: aranzulla.it.

Nel tempo, le persone che trovano una risposta nei post di Salvatore chiedono nei commenti la soluzione ad altri problemi. Lui, allora, riproduce l’errore, lo risolve e pubblica un nuovo articolo.

Dopo molti anni, si pone finalmente la fatidica domanda: quanto traffico stanno generando i miei post? Scopre così che il suo sito è visualizzato da circa 300 mila persone al mese (arrivate oggi a 500 mila), e cerca un modo per guadagnarci.

I motori di ricerca posizionano il suo blog ai primi posti per diversi motivi:

  • È costantemente attivo da quindici anni.
  • Fornisce un contenuto di qualità apprezzato dagli utenti.
  • Inserisce pochi banner pubblicitari.
  • La grafica è molto pulita e leggera.
  • I post sono ottimizzati in ottica SEO, utilizzano cioè una serie di accorgimenti che permettono a un contenuto di ottenere un buon posizionamento.

Dichiara Aranzulla in un intervista rilasciata per Luz: “Il processo che adottiamo è molto semplice: troviamo un problema e […] lo affrontiamo su diverse sfaccettature. […] Andiamo a rifare tutto il processo che l’utente deve eseguire. Viene fatto un lavoro continuo di verifica delle procedure […]. È molto noioso dal punto di vista operativo.”

E risponde, alla domanda “Come si fanno i soldi su internet?”:

“Con tantissimo traffico. Milioni e milioni di visite e sostanzialmente pubblicità e affiliazioni.”

 Il prossimo mestiere

 In conclusione, dunque, sebbene la società (soprattutto la sua parte più “anziana”) voglia farci credere che per ottenere grandi risultati sul web basti poco sforzo, la realtà è un’altra. L’impegno ci vuole e bisogna essere costanti nella produzione di contenuti validi, che rispondano ai bisogni degli utenti.

Abbiamo visto come definire un blogger professionista, quali sono i possibili guadagni e che cosa comporta questo lavoro. Il prossimo mese affronteremo la prima sfaccettatura del mestiere dello sceneggiatore, quella dello sceneggiatore per il cinema.

E tu, quale mestiere della scrittura vorresti approfondire? Scrivilo nei commenti!

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