I mestieri della scrittura
Eccoci al quarto appuntamento de “I mestieri della scrittura”, la rubrica mensile che riguarda tutti quei lavori che fanno della scrittura il loro strumento principale. In questo articolo scopriamo di che cosa si occupa il giornalista, e di come utilizzi le parole al servizio dell’informazione.
Il giornalista è un professionista dell’informazione che scopre e diffonde le notizie. È colui che scrive articoli, reportage, commenti o recensioni per quotidiani e riviste (cartacee e on-line), o chi elabora servizi, interviste e approfondimenti per emittenti televisive o radiofoniche.
Generalmente, un giornalista è specializzato in un determinato settore, come per esempio la cronaca nera o rosa, la politica interna o estera, lo sport e così via. Può appartenere alla redazione di uno o più giornali e riviste, e dunque esserne dipendente, oppure può lavorare come freelance.
Due possibilità:
- Il giornalista pubblicista svolge l’attività giornalistica in maniera continuativa e retribuita, pur avendo altri impieghi. Iscritto regolarmente all’albo, non deve affrontare l’esame di idoneità professionale, ma per dirsi giornalista deve aver svolto un’attività giornalistica per almeno due anni presso una testata regolarmente registrata.
- Il giornalista professionista svolge l’attività giornalistica in maniera esclusiva, senza avere nessun’altra occupazione, è iscritto regolarmente all’albo e ha passato l’esame di idoneità professionale.
Come si diventa giornalisti?
Secondo la legge n.69 del 3 febbraio 1963, il lavoro giornalistico è un’attività intellettuale a carattere professionale contraddistinta dalla creatività. La stessa legge stabilisce che chi esercita la professione deve iscriversi all’albo, a garanzia dell’opinione pubblica e dello stesso lettore.
Esistono due strade possibili per diventare giornalista:
- Svolgere un praticantato di 18 mesi presso una redazione giornalistica che presenti determinate caratteristiche, presentando presso l’Ordine regionale di competenza una dichiarazione di inizio praticantato. Per iniziare il praticantato non occorre una laurea: la legge richiede, infatti, la licenza di Scuola Media Superiore.
- Frequentare un biennio presso una delle scuole di giornalismo riconosciute dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, che prevedono un vero lavoro di redazione con esercitazioni pratiche e dove gli aspiranti giornalisti vengono seguiti da tutor.
In generale, per lavorare nel giornalismo bisogna essere flessibili e disposti a seguire orari irregolari; serve inoltre una grande passione per la ricerca della verità, impegnandosi a informare nel rispetto dei criteri deontologici della professione.
Lo stile di scrittura
Chi scrive un articolo deve farsi capire in un tempo assai breve. La prima regola da osservare, scrivendo un articolo di giornale, è di avvicinare quanto più possibile il linguaggio scritto a quello parlato.
Lo stile giornalistico comprende non solo le regole inerenti alla struttura delle frasi, ma anche l’ordine e il tono in cui l’informazione viene esposta. In particolare, la scrittura giornalistica mira soprattutto a essere comprensibile alla maggioranza dei lettori.
Iniziare dall’ABC
I tre aspetti fondamentali del giornalismo contemporaneo sono:
- Accuratezza
- Brevità
- Chiarezza
Seguendo questi principi risulta che, a livello di stile, la scrittura giornalistica segua determinate regole, sulla cui elasticità può giocare il professionista.
- Usare frasi semplici: soggetto, predicato, complemento. Secondo la scuola di giornalismo anglosassone, un periodo non dovrebbe superare le 18 parole.
- Usare la punteggiatura per dare ritmo, evitando gli incisi dove possibile.
- Preferire la forma attiva a quella passiva.
- Ridurre gli aggettivi e gli avverbi: ciò dimostra di saper scegliere le parole più adatte evitando banalità.
- Usare il capoverso con equilibrio: pochi capoversi rendono la lettura pesante, mentre se ce ne sono troppi gli occhi del lettore fanno fatica a seguire il testo.
- Evitare metafore, similitudini e le figure retoriche in generale, perché spezzano il ritmo della lettura.
- Evitare abbreviazioni e diminuitivi.
La regola delle cinque W
L’articolo di giornale deve contenere tutti gli elementi fondamentali del fatto sin dall’inizio, cioè le risposte alle “5 W”:
- Chi e cosa? = Who and What?
- Quando? = When?
- Dove? = Where?
- Come? = How?
- Perché? = Why?
Un narratore oggettivo
L’autore deve mantenere una posizione il più possibile oggettiva nei confronti dell’argomento trattato. Le opinioni personali sono ammesse solo in certi particolari casi, come per esempio gli editoriali.
La struttura a piramide invertita
L’organizzazione di un articolo è descritta come una piramide invertita: le informazioni più importanti vengono dichiarate subito, per poi scendere via via nel dettaglio con informazioni di supporto. L’elemento strutturale di primo impatto, quindi, è l’attacco, che contiene l’informazione completa. Lo scopo del giornalista è articolare una singola frase accurata, completa e interessante.
La piramide invertita consente l’interruzione della lettura anche dopo breve tempo, essendo comunque venuti a conoscenza della notizia. Inoltre, in questo modo la redazione può intervenire, in caso servisse creare spazio pubblicitario, eliminando i paragrafi a partire dal basso.
Le competenze necessarie
Lo stile giornalistico è applicabile a qualunque argomento, che si può tradurre in diversi tipi di testo, ad esempio l’intervista, l’approfondimento, l’editoriale, la recensione, l’articolo informativo e quello di cronaca.
Alcune delle competenze necessarie sono:
- Fiuto per la notizia
- Ottime capacità di scrittura
- Abilità nella ricerca, verifica e valutazione delle fonti
- Capacità di gestione del tempo
- Flessibilità e adattabilità
- Forte senso critico ed etico
- Conoscenza approfondita delle questioni attuali a livello locale, nazionale e internazionale.
- Abilità comunicative
- Abilità di sintesi
- Forte motivazione, indipendenza e intraprendenza.
Carriera e retribuzione
Molti giornalisti iniziano il proprio percorso professionale come articolista o blogger per piccole testate locali, siti web o pubblicazioni di nicchia, spesso come freelance. A seconda dei propri interessi personali, ci si può poi specializzare in un determinato ambito, diventandone sempre più esperti. Al vertice, nel mondo del giornalismo c’è il direttore responsabile (di un quotidiano, rivista, telegiornale, agenzia di stampa…), ruolo riservato ai giornalisti più autorevoli ed esperti.
È difficile stabilire una retribuzione, perché se da un lato si può essere dipendenti di una redazione e pagati di conseguenza (dal 1200€ ai 2000€ al mese), in caso di giornalista freelance si viene pagati ad articolo o a battute, potendo guadagnare dai pochi euro alle centinaia in base alla propria autorevolezza nel settore.
Il prossimo mestiere
La professione del giornalista, un professionista dell’informazione, è perfetta per chi ama scrivere ed è naturalmente dotato di spirito investigativo. È un lavoro vario e dinamico: si incontrano tante persone, si ascoltano opinioni diverse e può anche essere richiesto di spostarsi di luogo in luogo.
È importante attenersi sempre al codice deontologico, occupandosi di diffondere la verità cercando di non lasciare che la propria opinione ne offuschi il giudizio.
E tu, quale mestiere della scrittura vorresti approfondire? Scrivilo nei commenti!
Foto di Vanilla Bear Films su Unsplash