A molti di noi, nella vita, è capitato di immaginarci immersi in un mondo fantastico, fatto di magia, poteri, fate e folletti. È la condizione in cui cresciamo, influenzati inevitabilmente dalla società che ci circonda. Non abbiamo forse tutti aspettato con trepidazione l’arrivo di Babbo Natale? E del topolino che, in cambio di un dente, porta dei soldi?
Con il passare degli anni, il velo incantato che ricopre la realtà si squarcia, e il mondo si mostra per quello che è: un luogo senza fate. La mente di molte persone, però, continua a viaggiare in quello spazio ricco di magia che è il genere fantastico, scrivendo storie per condividere con gli altri i voli della loro fantasia.
Quali sono le caratteristiche del fantasy?
Termine preso in prestito dalla lingua inglese, il fantasy è un genere letterario che si distingue come tale nella seconda metà dell’Ottocento, insieme al genere fantascientifico. Se quest’ultimo è basato su teorie astratte ma plausibili, nel fantastico domina la magia non spiegata in maniera scientifica.
La letteratura fantasy è caratterizzata fondamentalmente dal soprannaturale, inteso come un insieme di elementi che non solo non trovano riscontro nella realtà ma, soprattutto, non lo cercano. Le streghe, gli elfi, i vampiri e tutte le creature paranormali esistono e basta, e le loro abilità magiche sono un dato di fatto.
Un po’ di storia
Nella mitologia antica riscontriamo caratteristiche che oggi assegniamo al genere fantastico. Dalle divinità greche e romane che influenzano il destino degli uomini, agli eroi immortali della Mesopotamia, passando per i miti nordici e africani che raccontano di animali soprannaturali e forze della natura, tutte le culture di tutto il mondo hanno una mitologia nata dalla necessità di spiegare ciò che le circonda.
Dal medioevo si sviluppano saghe eroiche come il ciclo arturiano e carolingio, a cui si ispirarono poemi cavallereschi italiani come l’Orlando innamorato (1483) di Boiardo e Gerusalemme liberata (1559) di Tasso: nel primo sono presenti maghi e incantesimi; nel secondo, ad aiutare e ostacolare gli eroi sono angeli e diavoli.
Durante il XIX secolo si afferma la letteratura fantasy contemporanea, per la prima volta indirizzata anche ai più piccoli: nascono così Peter Pan, Il mago di Oz e Pinocchio. Per un pubblico del tutto opposto scrivono Edgar Allan Poe e, successivamente, Phillips Lovecraft, che orientano il fantasy verso l’horror.
Contemporaneamente a Oxford, Tolkien inizia a inventare lingue e culture di popoli fantastici: con Lo Hobbit prima e con la trilogia del Signore degli anelli poi, rappresenta la nascita del cosiddetto genere high fantasy.
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Negli ultimi anni il fantasy è diventato sempre più popolare e diffuso, anche grazie all’incrocio con altri generi. Oggi troviamo romanzi fortemente ispirati alle creature codificate da Tolkien, come il Ciclo di Shannara, ma anche fantasy umoristici e satirici come quelli di Terry Pratchett. O, ancora, paranormal romance come Twilight e fantasy per ragazzi come la saga di Harry Potter.
Attualmente il fantasy si ispira fortemente alle mitologie di tutto il mondo, esplorando anche quelle meno conosciute dalla cultura occidentale.
High & low, alto e basso
Come abbiamo visto, Tolkien viene considerato il padre dell’high fantasy, un sottogenere della letteratura fantastica che presenta delle caratteristiche precise:
- Lo spazio e il tempo sono immaginari e caratterizzati da mappe e date.
- L’ambientazione richiama il medioevo, con castelli, spade e destrieri, e lo fa in modo realistico, se non si considera la presenza della magia.
- I protagonisti non sono mai soli, ma hanno amici e mentori al loro fianco.
- Sono presenti diversi popoli, definiti spesso “razze”, diversificati nell’aspetto e nelle abilità.
- Sono presenti diversi personaggi che portano avanti delle sottotrame, anche separati spazialmente, e l’autore li segue in parallelo.
- I personaggi sono polarizzati e combattono per il Bene o per il Male.
Nella letteratura low fantasy, invece, la magia è presente in un mondo altrimenti normale, anche se immaginario. Un esempio di questo genere è American Gods, di Neil Gaiman. Nel low fantasy:
- L’ambientazione e lo stile favoriscono il realismo.
- I personaggi non hanno una morale definita.
- Il ruolo della magia non è decisivo né enfatizzato.
- I popoli diversi dagli uomini sono scarsi o assenti.
I generi nel genere
Siccome è sufficiente la presenza di un elemento fantastico fa sì che il romanzo possa essere inquadrato come fantasy, è un genere che si presta particolarmente bene alla suddivisione in sottocategorie.
Quella nata più di recente è il cosiddetto “nuovo fantasy“, che comprende il weird, la bizarro fiction e il science fantasy. Il primo è un genere letterario i cui elementi dominanti sono l’assurdo, la satira, il grottesco e il surrealismo. Nel secondo caso a farla da padrone è il nonsense estremo, che emerge sia con i personaggi che con le situazioni in cui si trovano. Il terzo, come suggerisce il nome, è l’intersezione tra fantasy e scienza: al contrario della fantascienza, dove il lato scientifico deve essere plausibile, seppur alla lontana, in questo genere la magia viene assimilata a una scienza senza che ci sia alcuna correlazione con l’esperienza umana reale.
Pensa, ad esempio, alla Forza del mondo di Star Wars: è scienza o magia?
Tipologie più “classiche” sono il fantasy epico, dove il protagonista è un valoroso eroe, il paranormal romance, caratterizzato dall’enfasi sulla storia romantica tra i protagonisti, spesso appartenenti a specie sovrannaturali, e il dark fantasy, che presenta un’atmosfera cupa e talvolta horror. L’horror stesso può essere considerato una sottocategoria del fantasy, perché solitamente si basa su elementi sovrannaturali, ma li presenta come spaventose violazioni delle leggi di natura.
Il fantasy e l’avventura
Nonostante le molte sottocategorie del fantasy, resta un genere letterario incentrato sul racconto di storie avventurose. Il protagonista è solitamente un essere umano o simile: rappresenta quasi sempre la parte semplice e “svantaggiata” del mondo in cui è ambientata la storia, immaginario o meno.
Le caratteristiche dell’ambientazione sono fondamentali allo sviluppo della trama. Anche nel caso in cui il mondo in questione sia il nostro, deve essere letto in chiave fantastica, concentrandosi soprattutto su ciò che lo rende diverso dall’esperienza umana di tutti i giorni. Un mondo immaginario, d’altra parte, deve essere credibile e coerente, a meno che l’assurdità del mondo stesso non faccia parte della storia: pensa, ad esempio, al Paese delle Meraviglie in cui piomba Alice!
In tutto questo si muovono il protagonista e gli altri personaggi, spesso seguendo la struttura del Viaggio dell’eroe, caratterizzata da dodici punti focali raggruppati in tre atti:
- L’eroe vive in una situazione iniziale ordinaria di equilibrio, rotto da un evento inatteso.
- L’eroe rifiuta la chiamata all’avventura.
- Grazie a un mentore l’eroe parte.
- Entra nel mondo straordinario, lasciandosi alle spalle, apparentemente per sempre, il mondo ordinario.
- Conosce aiutanti, oppositori e antagonista, affronta i primi ostacoli e subisce qualche sconfitta.
- L’eroe è tentato di abbandonare la sua missione.
- Affronta uno scontro decisivo, questione di vita o di morte.
- Raggiunge il suo obbiettivo finale, la ragione per cui l’eroe si è messo in cammino.
- L’eroe è riluttante, ma ora deve tornare al mondo ordinario.
- Accompagnato dai suoi aiutanti si incammina verso casa.
- Affronta un ultimo ostacolo, che supera grazie e una nuova consapevolezza.
- Ora è libero di scegliere per il proprio futuro, perché conosce sia il mondo ordinario che quello straordinario.
Vuoi sapere di più sul Viaggio dell’eroe? Ne abbiamo parlato in questo articolo!
Possibilità infinite
Il limite, nel fantasy, quasi non esiste. Come abbiamo visto, basta una caratteristica fuori dall’ordinario per far sì che una storia diventi fantastica. E l’immaginazione umana ha ben pochi limiti: esistono romanzi in cui i personaggi escono letteralmente dalle pagine dei libri, altri in cui si studia un’arte che permette di dare vita a creature bidimensionali disegnate con il gesso, ucronie in cui la magia aiuta a sconfiggere Napoleone a Waterloo…
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