Eccoci al nono appuntamento della rubrica mensile “I mestieri della scrittura”, dove scopriamo tutti quei lavori che fanno della scrittura il loro strumento principale. Oggi analizziamo la figura dell’autore teatrale, o drammaturgo, cioè chi scrive opere che vengono rappresentate in teatro.
Il mondo del teatro è una dimensione magica, in cui le storie prendono vita sul palcoscenico e toccano le corde più profonde dell’animo umano. Dietro ogni spettacolo di successo c’è una mente creativa: quella dell’autore teatrale, un artista che dà forma ai personaggi, scrive i dialoghi e dipinge scenari suggestivi.
L’autore teatrale crea testi drammatici, cioè sceneggiature per opere teatrali. È uno scrittore che indirizza le emozioni sul palco: spinge gli attori a donare la propria voce ai personaggi e a far sì che il pubblico si immerga completamente nella magia del teatro. È responsabile di creare trame coinvolgenti, dialoghi vivaci e temi che toccano le corde del cuore umano. Può lavorare su vari generi, dall’umorismo alla tragedia, e ogni opera porta con sé un’esperienza unica e memorabile per gli spettatori.
Un po’ di storia
Nella tradizione greca si distinguono due categorie principali di drammaturgo: il tragediografo, che si occupa di scrivere tragedie, e il commediografo, che si occupa di scrivere commedie.
In età moderna il teatro trovò nuove voci attraverso autori come Shakespeare, Goldoni, Molière e Manzoni, grazie ai quali la tragedia si fuse con la commedia, abbandonando il tema storico-mitologico e sfociando nel dramma borghese. Con la commedia dell’arte, tra il Seicento e il Settecento, si diffonde l’uso del canovaccio, testo teatrale su cui veniva descritta la trama in maniera sintetica, con la sequenza delle entrate e delle uscite dei personaggi, fornendo una sorta di linea guida per il lavoro d’improvvisazione degli interpreti.
Fino a metà Novecento, l’autore teatrale rivestiva un’importanza maggiore perfino degli attori: era al drammaturgo, infatti, che veniva tributato il successo o il fallimento di un dramma, ed era il suo nome ad apparire in bella vista sui cartelloni dei teatri. In età contemporanea, in Italia vantiamo due drammaturghi vincitori di Premio Nobel per la letteratura: Luigi Pirandello e Dario Fo.
Oggi, nonostante l’affermazione del dramma scritto, il canovaccio non è scomparso: pensa alla stand-up comedy, che sta trovando un nuovo pubblico proprio in questi anni. In questo tipo di messa in scena, l’improvvisazione è una parte fondamentale della rappresentazione, che comunque segue un intreccio prestabilito.
Il testo e il teatro
Il termine “letteratura teatrale” è riferito in particolare al teatro di prosa, e non ad altri tipi di spettacolo dal vivo come ad esempio l’opera lirica, dove il testo, poiché cantato, prende il nome di “libretto”. Alla base della letteratura teatrale c’è un testo composto da dialoghi (ma anche monologhi) e azioni (descritte nella cosiddetta “partitura teatrale”).
Fa parte della letteratura teatrale anche il canovaccio che indica a grandi linee il susseguirsi delle vicende, e contro il quale proprio il drammaturgo veneziano Goldoni intraprese una vera e propria battaglia volta a portare di nuovo al centro del sistema teatrale il testo scritto.
Qualità essenziali di un autore teatrale
Essere un autore teatrale richiede una combinazione di talento, passione e dedizione. Ecco alcune delle qualità essenziali necessarie per avere successo in questo campo:
- Creatività: deve avere un’immaginazione vivida e la capacità di creare personaggi tridimensionali e storie coinvolgenti.
- Empatia: comprendere le emozioni umane assume una fondamentale importanza per creare personaggi realistici con cui il pubblico dal vivo possa connettersi: non ci sono tagli, effetti speciali o musiche che si possono apporre in un secondo momento.
- Conoscenza del teatro: comprendere gli elementi di produzione, la regia e il design scenico è essenziale per scrivere opere adatte al palcoscenico.
- Abilità di dialogo: l’autore teatrale deve scrivere dialoghi autentici, verosimili e incisivi che catturino l’attenzione degli spettatori.
- Capacità di revisione: essere disposti a ricevere feedback e a migliorare costantemente il proprio lavoro è fondamentale per crescere come drammaturgo.
Come diventare un autore teatrale?
C’è un rapporto stretto tra palcoscenico e scrittura drammaturgica. Scrivere un testo teatrale non deve essere un semplice esercizio intellettuale e culturale, che ripropone schemi già visti e rivisti. La teoria aiuta, ovviamente, ma conoscere da vicino le meccaniche, il funzionamento del palcoscenico è una condizione indispensabile. Avere la cognizione dell’elemento umano della scena, padroneggiare i suoni, i gesti, la naturalità dei dialoghi e delle situazioni, è fondamentale.
Diventare un autore teatrale richiede impegno e dedizione. Ecco alcuni passi per iniziare:
- Studia il teatro: immergiti nel mondo del palcoscenico, leggi opere teatrali classiche e contemporanee, partecipa a spettacoli teatrali per comprenderne la dinamica.
- Scrivi costantemente: esercitati a scrivere scene, monologhi e dialoghi.
- Ricevi feedback: condividi i tuoi lavori con amici, familiari o con gruppi di scrittori e teatranti, e accetta feedback costruttivi per migliorare il tuo talento.
- Partecipa a laboratori teatrali: unisciti a gruppi locali per collaborare con altri artisti e scoprire nuove prospettive.
- Studia scrittura drammatica: esistono corsi e workshop specifici sulla scrittura teatrale che possono aiutarti a perfezionare le tue abilità e a comprendere la struttura drammatica.
- Invia i tuoi lavori: quando ti senti pronto, invia le tue opere a teatri, festival teatrali o compagnie di produzione.
Lo scrittore di drammi
L’autore teatrale è la voce nascosta dietro le quinte, il cuore pulsante del teatro, colui che con le parole crea emozioni, storie e personaggi che restano impressi nella mente e nel cuore di un pubblico dal vivo. Diventare un autore teatrale è una strada affascinante che richiede talento, dedizione e un profondo amore per la scrittura e il teatro. Sviluppare la propria voce creativa, studiare il teatro e condividere le proprie opere sono passi essenziali per intraprendere questa meravigliosa carriera. L’autore teatrale ha il potere di ispirare, commuovere e trasformare, e con passione e impegno, può essere colui che porta la magia del teatro sul palcoscenico, illuminando le vite del pubblico con la forza delle sue parole.
Scrive il regista, autore e critico teatrale Danilo Caravà:
“Il drammaturgo […] è chiamato, se non a risolvere l’equazione umana, almeno a prevedere una scrittura che sia con essa compatibile, un elemento che sappia tradurre, e non tradire, la complessità dell’esperienza umana, la quale non può rinunciare all’ingrediente psichico, a quello emotivo, ed al linguaggio immediato dell’espressione corporea.”
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