È morto Pantani. È con queste poche parole che mio padre, il 14 febbraio 2004, irrompe con una telefonata in un pomeriggio di studi universitari. La voce rotta di un tifoso, che, insieme a tanti altri, aveva seguito le gesta del Pirata, incitandolo a bordo strada o davanti allo schermo della TV.
Archivio Autore: Ileana Cavurina
Il libro mi aspettava da giorni appoggiato sulla mia scrivania bianca, in netto contrasto con la copertina effetto vintage su cui spiccava la parola Auschwitz. Ognuno di noi conosce quel termine, diventato ormai simbolo di orrore, disperazione e soprattutto morte. Avevo scelto proprio quel titolo in particolare vista la pubblicazione del mio articolo in prossimità del “Giorno della memoria”. Non sapevo bene cosa aspettarmi da quelle pagine, anche se però di una cosa ero certa: il protagonista, purtroppo, aveva concluso la sua vita proprio lì, in quel luogo che ha fatto la storia. Una storia che forse qualcuno vorrebbe cancellare, perché fa troppo male, e che altri invece vogliono continuare a ricordare, perché tutto ciò che è successo non si ripeta.
Era un sabato di fine settembre dello scorso anno quando mi sono ritrovata a una riunione dell’Accademia della scrittura. All’inizio mi sono limitata ad ascoltare le parole che riempivano la stanza, erano cariche di entusiasmo e di progettualità. Quando è venuto il mio turno di fare una proposta per il blog ho subito pensato a quella che è una delle mie grandi passioni: lo sport. E come coniugarla con la scrittura? Semplice, sarebbe stato sufficiente parlare di sport con e attraverso i libri. Ed è così che, in un giorno di inizio autunno, nella zona di Porta Romana a Milano, è nata l’idea della Sport Biography. In questo speciale appuntamento farò un riepilogo dei libri oggetto della mia rubrica mensile e, cliccando i link, sarà possibile rileggere gli articoli pubblicati.
I campi narrati in questo libro, fatti di terra che con la pioggia diventa fango, con scarsa illuminazione e vino caldo distribuito sugli spalti di cemento, sarebbero piaciuti a Diego, ne sono certa. Perché lì, si vive e si consuma il calcio vero, uno sport che va oltre procuratori, ingaggi milionari e sponsor, e che si basa sulla passione, condita da fervore, determinazione e semplice voglia di giocare a pallone.
Quando si nomina il grande pilota brasiliano Ayrton Senna il primo pensiero che prende forma è, purtroppo, quella data funesta in cui il campione perse tragicamente la vita: il primo maggio 1994. Gli anni sono trascorsi inesorabilmente, ma la sua identità è rimasta immutata, come se il suo spirito si fosse reincarnato in tanti altri […]
Negli ultimi giorni questa data è rimbalzata su tutti i maggiori canali di informazione. Per l’Italia, sarà l’inizio di una nuova fase legata al particolare periodo che stiamo vivendo. Qualcuno starà facendo un conto alla rovescia, in attesa di poter finalmente riabbracciare una persona cara, da cui è stato lontano nei mesi passati. Le concessioni […]
Il coronavirus ha colpito anche il mondo dell’editoria. Dopo le librerie costrette a chiudere nonostante le misure di sicurezza, ad essere oggetto di annullamenti, cancellazioni e rinvii sono le fiere di settore. Veri e propri appuntamenti fissi per le diverse categorie di operatori, ma anche per i fruitori finali in cerca di nuove idee o […]
Barbara Frale, storica del Medioevo nota per le sue ricerche sui Templari, nasce a Viterbo il 24 febbraio 1970, dove frequenta l’Università degli Studi della Tuscia-Viterbo. La sua tesi di storia medievale, viene pubblicata dall’editore scientifico Vecchiarelli di Manziana e vince il primo premio per le opere inedite e tesi di laurea “Costantino Pavan” della città di […]