Dal momento che è sufficiente la presenza di un elemento soprannaturale per inquadrare un romanzo come fantasy, quest’ultimo si presta particolarmente bene alla suddivisione in sottocategorie, nel momento in cui il fantastico incontra un altro genere letterario.
A molti di noi, nella vita, è capitato di immaginarci immersi in un mondo fantastico, fatto di magia, poteri, fate e folletti. È la condizione in cui cresciamo, influenzati inevitabilmente dalla società che ci circonda. Non abbiamo forse tutti aspettato con trepidazione l’arrivo di Babbo Natale? E del topolino che, in cambio di un dente, porta dei soldi?
Ogni struttura regge la trama, ma non è detto che la struttura migliore per una storia possa essere scelta a tavolino. La stesura di un romanzo richiede basi solide, costituite dall’idea, dai personaggi e dalla trama, che rappresentano le fondamenta su cui la struttura si sviluppa.
Lo sceneggiatore è colui che si occupa di tradurre un testo in una storia per immagini, cioè una sceneggiatura. È uno scrittore, dunque, condizionato da un secondo tipo di linguaggio: in questo caso, quello televisivo.
Questa terminologia nasce dal mondo del cinema con lo scopo di individuare immediatamente il valore di mercato di un’idea. Dopotutto, produrre un film con una trama high concept significa avere la certezza che venderà bene, perché si tratta di un’idea intrigante, semplice e che piace alla massa. Questo toglie valore alle idee low concept?
Definita anche “volontaria”, quando si parla di sospensione dell’incredulità si intende l’evitamento (in parte conscio e in parte inconscio) del pensiero critico o logico di fronte a qualcosa di impossibile nella realtà, con lo scopo di crederci per puro piacere.
Libri diversi dal solito, che richiedono un approccio più attivo e interattivo, che va oltre allo scorrere le parole scritte su una pagina bianca. Scopriamo insieme alcuni esempi!
Quarto appuntamento de “I mestieri della scrittura”, la rubrica mensile che riguarda tutti quei lavori che fanno della scrittura il loro strumento principale. In questo articolo scopriamo di che cosa si occupa il giornalista, e di come utilizzi le parole al servizio dell’informazione.
Tutti noi compiamo un’evoluzione, che ci porta costantemente al cambiamento, sia positivo che negativo. Se fossimo personaggi di un racconto, si direbbe che, nel corso della nostra esistenza, compiamo un arco di trasformazione.
È raro che una trama si concentri esclusivamente sul protagonista e sull’antagonista: intorno a essi si muovono, normalmente, aiutanti, oppositori e comparse. Scopriamo chi sono, la loro funzione e le loro caratteristiche!