Prologo ed epilogo sono simili a una cornice che racchiude il racconto. Proprio come una cornice, non fanno strettamente parte dell’opera, ma la possono migliorare, e possono indirizzare il lettore verso la storia, anticipandone l’atmosfera generale.
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La definizione più semplice che si possa fare della parola “protagonista” è quella del personaggio principale di una storia. Questa frase, però, comporta la pregressa conoscenza del significato di due elementi fondamentali della narrazione: personaggio e storia.
L’attività dello scrittore non consiste solo nello scrivere seduti alla propria scrivania, ma vanno affiancati al talento uno studio costante, continue letture e l’affinamento e l’esercizio della tecnica. Inoltre, sia con una casa editrice alle spalle che, e soprattutto, nell’ambito dell’auto pubblicazione, bisogna pensare anche alla propria promozione personale, per aumentare le vendite del libro.
Gli argomenti che abbiamo affrontato nel 2022, una mappa che riassume le “lezioni” più significative.
L’importante è stabilire bene l’utilità del prologo: se non svolge alcuna funzione, forse sarebbe meglio iniziare direttamente dal Capitolo 1, per catturare immediatamente l’attenzione del lettore. Ma quali sono queste funzioni? Cerchiamo di fare chiarezza!
Al giorno d’oggi, grazie a una connessione internet e a uno strumento di scrittura digitale, chiunque può scrivere e pubblicare racconti, romanzi, poesie e testi in generale in qualunque momento, riuscendo a raggiungere un pubblico vasto quanto quello del web.
Oltre alle regole che tutti conosciamo, però, c’è di più: quando ci si trova nella fase della correzione di bozze, infatti, vanno tenute a mente anche le norme redazionali.
Alla base dell’efficacia di ogni esercizio ci sono l’impegno e la costanza. Non basta, infatti, decidere di cimentarsi con una qualche prova una sola volta nella vita: quello che serve è una certa regolarità, che può essere cadenzata in ore, in giorni, ma anche in settimane
L’antefatto è lo stato delle cose da cui prende spunto l’episodio iniziale di una storia, e che è rilevante per la storia stessa. Precede l’inizio dell’intreccio, ed è utile per riassumere a caratteri generali alcuni aspetti necessari alla comprensione del racconto come luogo, tempo e personaggi.
I flashback e il flashforward sono dunque salti temporali. Ma per avere dei salti temporali è necessario avere una strada che si svolga nel presente, un racconto che inizia da un punto A e si muove verso un punto B.
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