L’arte della scrittura è un viaggio solitario. Tuttavia, anche il miglior scrittore ha bisogno di occhi esterni per valutare e perfezionare il proprio lavoro. Qui entra in gioco il “beta reader”, cioè il lettore beta. Ma quale ruolo svolge nella creazione di una storia?

Un beta reader è un lettore forte, cioè che legge molto (almeno dodici libri l’anno). Il suo compito è quello di leggere un manoscritto in anteprima, fornendo feedback costruttivi e opinioni oneste. Questa figura svolge un ruolo fondamentale nel processo di miglioramento di un testo prima della sua revisione e pubblicazione. I beta reader possono essere amici, familiari o colleghi scrittori, ma in genere sono lettori appassionati.

La sua dovrebbe essere una lettura più oggettiva possibile, un’analisi imparziale e non influenzata da pregiudizi personali. Invece di essere guidati dalle emozioni, i lettori oggettivi cercano di valutare un testo in base a parametri obiettivi. Questo approccio aiuta a svelare elementi come il significato, la struttura, i temi e lo stile di scrittura senza distorsioni.

Perché “beta”?

Il beta reader si chiama così perché è il lettore che analizza il testo subito dopo il lettore alfa, ovvero l’autore stesso. Fornisce la sua opinione sul manoscritto ancora privo di correzione di bozze, editing e impaginazione. Si tratta solitamente di lettori volontari non retribuiti: non sono per forza professionisti del settore editoriali, perché rappresentano uno spaccato del potenziale pubblico dell’opera.

I doveri del beta reader

I beta offrono una prospettiva unica sul lavoro di uno scrittore. Ecco alcuni dei compiti chiave che svolgono:

  • Visione complessiva: forniscono un’opinione imparziale, per quanto possibile, del testo, evidenziando punti di forza e debolezza tramite una lettura oggettiva.
  • Individuazione di errori: aiutano a individuare errori grammaticali, ortografici e di sintassi che possono sfuggire all’autore, consentendo una correzione di bozze preliminare.
  • Feedback: possono dare suggerimenti creativi per migliorare la trama, i personaggi e il flusso narrativo, contribuendo a rendere la storia più coinvolgente.
  • Valutazione del ritmo: valutano il ritmo della storia segnalando se ci sono momenti di lentezza o di troppa frenesia.
  • Verifica della coerenza: assicurano che la storia sia coerente dal punto di vista della trama, dei personaggi e della cronologia.
  • Esperienza del lettore: rappresentano il pubblico potenziale e danno un’idea di come il libro potrebbe essere accolto dai lettori effettivi.

I limiti del beta reader

La lettura da parte di un beta reader è fondamentale perché permette all’autore di ricevere dei feedback sulla percezione del testo da parte del lettore prima della pubblicazione del romanzo. Il beta fa quasi da “cavia”, cercando di concentrarsi sui vari aspetti di un testo. Il suo è un tipo di lettura a metà tra quella per svago e quella professionale: non svolge bene il suo compito quando il suo unico riscontro è “mi è piaciuto” o “non mi è piaciuto”, ma non può sostituirsi a un editor o a un curatore editoriale, che affrontano il testo in modo preciso e approfondito.

Abbiamo approfondito la figura dell’editor in questo articolo!

I beta possono segnalare gli errori particolarmente evidenti in modo che lo scrittore possa sistemarli prima della fase di editing: non lavorano sul testo, si limitano a fornire un’opinione globale da lettori. Un approccio oggettivo alla lettura permette di fornire una critica costruttiva, utile agli autori per lo sviluppo e il miglioramento dei loro manoscritti. Il beta reader ideale, dunque, valuta un testo in modo equo, senza favorire o screditare l’autore in base a opinioni personali o preconcetti.

Come si trova un beta reader?

Sarebbe bene far leggere la propria storia a più di un beta reader: ciascun lettore è unico, e coinvolgerne diversi permette di ottenere più di un punto di vista. Di solito gli autori esordienti si rivolgono a un vasto numero di beta, per poi arrivare a definire nel tempo una cerchia fidata. Non è sempre facile trovare lettori affidabili che mantengano l’impegno di fornire una valutazione spassionata e che lo facciano con un minimo di competenza.

Ecco alcuni suggerimenti su come trovare dei beta reader:

  • Amici e parenti: inizia chiedendo a persone di fiducia se sono disposte a leggere il tuo lavoro cercando poi di fornirti un feedback sincero e costruttivo.
  • Gruppi di scrittura e lettura sui social: partecipa a gruppi dedicati, li trovi su ogni social. Molti scrittori condividono le proprie opere e cercano beta reader proprio all’interno di questi gruppi.
  • Pagine web di scrittura: esistono siti dedicati alla ricerca di beta reader, come ad esempio Fiverr.
  • Associazioni letterarie: se sei parte di un’associazione letteraria o frequenti eventi letterari locali, potresti trovare beta reader tra i tuoi colleghi scrittori.

Il rapporto tra autore e beta reader

Devi sapere che un beta reader non costa niente all’autore, perché si tratta di un lettore non professionista. Esistono editor che si fanno pagare per fornire una consulenza o una valutazione professionale del manoscritto, ma sono persone in possesso di comprovata esperienza e non semplici appassionati.

Se sei un autore che si rivolge a un beta, cerca di non influenzarlo: non dargli il tuo parere sul testo, non condizionarlo. È importante però definire le aspettative, capire che tipo di feedback desideri, se ci sono aspetti particolari da valutare. E ricorda di rispettare il suo tempo: il beta reader si impegna a leggere e fornire feedback sul tuo lavoro gratuitamente. Anche se volessi stabilire una tempistica, dovresti tenere conto del fatto che si tratta di un volontario.

Come scrittore devi essere disposto ad accettare il feedback, qualunque esso sia. Sii aperto alle critiche e ai suggerimenti: ricorda che l’obiettivo è migliorare. Mantieni un canale di comunicazione aperto e costante con i tuoi beta reader durante il processo di revisione. Chiedi chiarimenti, confronta idee e discuti le modifiche proposte.

Un beta per ogni genere?

Su questo tema ci sono opinioni diverse. Alcuni sostengono che i beta reader debbano appartenere al potenziale target del libro, quindi appassionati del genere e nella fascia d’età di riferimento. Altri, al contrario, sono convinti che ci si debba avvalere di lettori beta quanto più possibili vari per età, gusti e background, proprio per avere più punti di vista possibili.

A mio parere non ci si deve fissare su nessuno dei due punti: ritengo che affidarsi esclusivamente su una nicchia di persone “esperte” del genere non sia utile a migliorare, e si rischia di ottenere solo feedback positivi e poco critici; d’altro canto, rivolgersi a un pubblico il più eterogeneo possibile è inutile, perché difficilmente una persona che legge solo ed esclusivamente saggistica potrà dare un parere costruttivo su un romance.

Per questo motivo è fondamentale che un beta reader sia una persona di fiducia e un lettore forte: è più probabile che, data la quantità di libri che legge, sia in grado di spaziare tra i generi e avere una visione ampia del panorama letterario.

In conclusione

Il beta reader è un alleato prezioso per gli scrittori che vogliono perfezionare il loro lavoro. La sua prospettiva imparziale e un suo feedback costruttivo possono fare la differenza tra una storia mediocre e un capolavoro. La capacità di lettura oggettiva è un’abilità essenziale per un beta, perché consente di avere una visione ampia del romanzo. Ogni autore dovrebbe considerare l’importanza di avere un gruppo di beta reader fidati al suo fianco che lo possa aiutare a raggiungere il suo massimo potenziale creativo.

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